Quando il messaggio va oltre le vendite.
8 marzo all’orizzonte e come ogni anno scatta la corsa a trovare l’idea brillante per celebrare il ruolo della donna nella nostra società, non senza banalità e scivoloni memorabili al seguito (ricorderemo tutti «le caramelle gelèe al limone» di un noto vettore ferroviario…). Nel mucchio, tuttavia, non mancano perle intrise di messaggi potenti che si spingono ben oltre i dictat commerciali e che vale la pena condividere.
E condivisione sia. Abbiamo selezionato 5 campagne per la Festa della Donna che negli ultimi anni, a ogni latitudine del pianeta e per le categorie commerciali più disparate, sono riuscite a incarnare al meglio lo spirito di questa giornata e lasciare il segno.
Be Crazy con Nike
Preparate i fazzoletti. Se siete amanti delle pubblicità a forte impatto emotivo, Dream Crazier ha tutti gli ingredienti per farvi emozionare. Nike ha raccolto in un commercial le accuse più ricorrenti che vengono mosse alle atlete: teatrali se manifestano emotività durante una competizione, deliranti se sognano pari opportunità, isteriche e irrazionali se osano tenere testa agli uomini, ma soprattutto p-a-z-z-e. Lo storytelling ha un tono emotivo incalzante e alla fine arriva la svolta, perché ‘crazy’ diventa un valore aggiunto. Il messaggio di chiosa è esortativo e potente: «se vogliono darti della pazza, ok: fagli vedere cosa può fare una pazza!»
KFC e il rebranding (per un giorno)
Facciamo scalo in Asia, e più esattamente in Malesia. L’anno scorso Kentucky Fried Chicken decide di cambiare temporaneamente il suo logo, mandando in ferie per un giorno Mr. Sanders e lasciando le redini all’inseparabile moglie, Mrs Claudia Sanders. Lo scopo per l’International Women’s Day è stato quello di puntare i riflettori sulle donne che lavorano nella famosa catena di ristoranti specializzata in pollo fritto. Operazione che ha cavalcato con gusto il tema della parità di genere
‘W’ come McDonald’s
Rimaniamo in ambito food ma spostiamoci all’esterno con un’iniziativa outdoor messa in atto da McDonald’s. In California sono state capovolte le arcate d’oro di un ristorante della catena per trasformarle nella “W” di Women in onore della Giornata Internazionale della Donna. Quando si dice: minima spesa, massima resa.
Con Ariel i panni sporchi si lavano in famiglia
“Ti chiedo scusa perché devi fare tutto da sola. Scusa se non ti ho mai fermato mentre mettevi a posto la casa, come avrei potuto, dato che non ho mai aiutato tua mamma”. Esordisce così la lettera di un uomo che scrive alla propria figlia scusandosi per conto di ogni padre che ha dato il cattivo esempio non occupandosi delle faccende domestiche. Siamo in India e questo spot mette sul piatto una lezione culturale che va oltre le logiche commerciali e che abbraccia trasversalmente anche il ruolo di madre. Chapeau
Fiat says Thank You
Le donne e le quattro ruote hanno da sempre una storia complessa e (troppo) spesso piena di stereotipi: il gentil sesso ha contribuito all’industria automobilistica tanto quanto gli uomini, anche se non tutti lo sanno. A rispolverare la memoria ci pensa Fiat con una campagna firmata da Leo Burnett Torino. Il gruppo automotive torinese, attraverso l’iconica 500, ha deciso di rendere giustizia ai fondamentali contributi tecnici delle donne ringraziando coloro le cui scoperte e invenzioni hanno aperto la strada a una mobilità più sicura e confortevole. Se le auto sono come le conosciamo oggi, sappiamo chi ringraziare.